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Fondazione dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili di Bologna

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Newsletter 5/16 - Settembre 2016

Notizie
IN VISTA DEL RINNOVO DEGLI ORGANI DI GOVERNANCE DI CATEGORIA: DA MASLOW (*) IN POI IL NOSTRO BISOGNO DI APPARTENENZA.

Sarà colpa di Maslow e della sua piramide ma dal 1954 sappiamo che tra i nostri bisogni c’è, al terzo posto, quello di appartenenza.

Potremmo definirlo come il bisogno di essere amati, di amare a nostra volta, di far parte di un gruppo, di cooperare, di partecipare.
In breve, l’aspirazione di ognuno di noi di essere parte di una comunità, di un gruppo composto da persone che ci accettano e con cui avere scambi e confronti.
Secondo Maslow, infatti, ciascun individuo, dopo aver soddisfatto i propri bisogni primari (quelli fisiologici e di sicurezza), inizia a percepire bisogni di appartenenza per poi salire ancora nella piramide, maturando bisogni di stima e di apprezzamento nonché bisogni di autorealizzazione.

Ma soffermiamoci al terzo gradino, ovvero alla necessità di far parte di un gruppo.

Ciascuno di noi ambisce ad appartenere ad una collettività, con la quale condividere idee e principi o quanto meno condividere interessi concreti. Di questa collettività accetta regole e comportamenti nella consapevolezza che anche gli altri partecipanti faranno altrettanto, nell’interesse comune e reciproco.

Un ordine professionale ha queste caratteristiche: è infatti un gruppo, una comunità di individui che sta assieme perché ha qualcosa in comune: il titolo di studio, la preparazione scientifica e professionale, il riconoscimento sociale, l’interesse economico ed altro.
Tutto questo contribuisce a creare quell’orgoglio di appartenenza che tanto ci gratifica e, di conseguenza, la fierezza di fare bene e bene agire nell’interesse proprio e del gruppo.

Un gruppo, una comunità ha sempre un capo: che sia definito per diritti o per scelta spontanea, il capo è il punto di riferimento della comunità.

E quali sono le caratteristiche di un capo che possa essere riconosciuto come tale?

Un capo, un “comandante” deve innanzi tutto essere il capo di tutti, dotato della capacità di cogliere ed interpretare il sentire del gruppo, operando non solo nel proprio interesse, ma in quello di tutti gli individui che governa.
Deve avere doti di equilibrio e di equidistanza, capacità di problem solving e soprattutto deve essere autorevole senza scadere nell’autoritarismo.
Non deve coltivare divisioni ma cercare di realizzare in tutti i modi possibili, leciti ed ottimali, l’unitarietà del gruppo che governa.


Come dottori commercialisti facenti parte di un gruppo (locale o nazionale), è questo che dobbiamo chiedere con forza a chi ci governa ora e, soprattutto, a chi ci governerà dopo le imminenti elezioni degli organi rappresentativi della nostra categoria professionale, sia a livello locale che a livello nazionale.

(*)Abraham Maslow 1908-1970 psicologo statunitense

IN VIAGGIO VERSO LA PROFESSIONE.
IL CORSO DI PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO DI DOTTORE COMMERCIALISTA O DI ESPERTO CONTABILE.

Tra le bandiere che volteggiano in un’aria ancora frizzantina, per essere solo agli inizi di settembre, si assiepa un nugolo di ragazzi dal chiacchericcio garbato e leggero: Bologna la Dotta. Le porte trasparenti con il logo dell’Alma Mater Studiorum 1088 si spalancano immediatamente al passaggio, come volessero stringere la mano in segno di benvenuto. I loghi e le informazioni sono sapientemente allocati sui muri in giochi di luci prospettiche; i video appesi alle pareti trasmettono le attività di programmazione.
E poi una grande luce, che non è la luce bianca e fredda, quella luce di un tempo che cozzava contro il grigiore delle aule: adesso nelle aule dell’Università c’è sempre il sole e tutto sembra giallo. Nulla è lasciato al caso. Il giallo, il colore della facoltà di Economia, anche se la facoltà è stata battezzata Scuola di Economia Management e Statistica.
Osservo l’ambiente e solo rispetto a sei mesi fa mi pare sia stata posta in essere un’ottima azione di marketing, ma se mi guardo intorno, travolta da tanta tecnologia mi sento nostalgica della tradizione, dentro un’evidente contemporaneità: il potere dell’Istituzione?
Ogni dettaglio è sapientemente curato, anche la guardiola dei pazienti bidelli è così rassicurante, tutta di giallo giocondo.
Tutto è accogliente: l’ambiente, il personale, i giovani studenti che sono seduti ordinatamente sui tavoli con accanto i loro sofisticati palmari. Ed anche le informazioni didattiche digitalizzate di accompagnamento e l’orientamento per il tempo libero sono facili da reperire: insomma davvero tutto perfetto.
La porta dell’aula è aperta e resto sull’uscio attratta per un attimo dal pavimento di un rosso Bologna (tra l’amaranto e lo scarlatto) una colata di smalto perfetta.

E adesso quali parole pronunciare per invogliare, rincuorare, spronare, esortare questi trentanove giovani che sono ai banchi, come alla partenza di una nuova avventura didattica?

I giovani, ovvero «il bene più prezioso della comunità», secondo l'ammonimento di Erasmo.
Plutarco scriveva che «i giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere».

Questi giovani sono già laureati e se sono arrivati fino a qui, qualcuno avrà certamente contribuito ad accenderle queste fiaccole. E adesso a quale fuoco attingere per mantenerle ancora fiammanti e splendenti?

Questi giovani, che adesso sono trentanove ma che fra qualche giorno, quando si aggiungeranno i nuovi iscritti, saranno ancora di più, hanno fatto una scelta molto impegnativa: vogliono entrare a far parte della Categoria dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e sono determinati a diventare competenti professionisti. Ho l’onore ed il piacere di incontrarli, ma avverto anche la responsabilità di far intendere loro che già per arrivare al primo traguardo - superamento dell’esame di stato - la strada sarà in salita e che, quando si saranno abilitati, il percorso diventerà ancora più arduo. Ci sarà un periodo di «incubazione» (oggi si dice «start-up») prima di avviare l’attività autonomamente.

Insomma, glielo devo dire che la professione di dottore commercialista ed esperto contabile non è mica una passeggiata! E’ un viaggio che dura tutta la vita professionale, costantemente impegnativo, anche se di grande soddisfazione.

In un lampo mi risuona la canzone «uno su mille ce la fa» per citare Morandi che cantava «..se sei a terra non strisciare mai, sei ti diranno sei finito non ci credere, ma quanto è dura la salita..».
Insomma, mi esce qualche battuta per stemperare gli animi e per introdurre il concetto di professionalità in ogni cosa e attività che si pone in essere.
Mi soffermo sul concetto fondamentale della «deontologia», così come riformulato nel nuovo codice entrato in vigore il 1° marzo u.s. e che presenta rilevanti novità tra professionisti e clienti e soprattutto nei confronti dei tirocinanti. Infatti, il professionista ha l’obbligo di riservare al tirocinante un adeguato ambiente di lavoro e di consentirgli di partecipare a convegni e corsi di formazione professionale, nonché di concordare da subito un rimborso spese per lo svolgimento delle sue attività.

Viviamo ormai un po’ tutti nel “3.0”, siamo spesso centrifugati e/o assistiamo impotenti a tante rivoluzione tecnologiche che si susseguono velocemente in così breve tempo (stiamo diventando un poco tutti degli Smombie, neologismo che deriva dalle due parole smarhphone+zombie); siamo estremamente e virtualmente connessi sui social, ma ci stiamo perdendo il rapporto professionale nell’incontro con la persona, nella parola e, soprattutto, nello sguardo (ma gli occhi sono ancora lo specchio dell’anima ?).
Mi rendo conto che mi sono persa nelle mie riflessioni e allora con passo deciso entro in aula per il saluto al docente che avvia i lavori. Velocissimi i ringraziamenti istituzionali che ovviamente sono di rito.

Poi ringrazio questi giovani, perché loro, i giovani, le giovani, loro che sono legati da un fine comune - superare l’esame di stato per entrare a pieno titolo e con orgoglio nella Categoria Professionale di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile -; loro con lo scintillio dei loro sguardi, con la loro pacata energia, con la curiosità e la tenacia di chi si mette in gioco nel desiderio di sviluppare le proprie attitudini; questi giovani, insomma, consentono ai professionisti «diversamente giovani» di credere che la Categoria possa avere ancora tanto da scambiare/sviluppare, in una logica di dare-avere sia all’interno, tra i singoli componenti, sia verso l’esterno con soggetti terzi.

Allora, grazie ai giovani.
Portatori di nuovo, nella propria meravigliosa differenza, che se vista dalla giusta prospettiva, appare quale essa è: differenza che non toglie, ma che anzi aggiunge sempre.

Avanti tutta ai Praticanti, che già in nuce sentono e vogliono essere parte della Categoria.
Non passeranno molte lezioni che già in quest’aula saranno estremamente coesi tra di loro, come le dita della mano – usando una metafora - che tutte insieme si stringono e si sorreggono; avranno alimentato una rete di protezione che si chiude a pugno, come una falange macedone o una testuggine romana (ve lo ricordate lo schieramento della fanteria nella storia?).
Quanta forza e quanta solidarietà affiorano su quegli occhi che incrocio e attraverso quegli sguardi già si intravede la determinazione di chi, avendo un obiettivo comune, consapevole del rischio che dovrà affrontare, cercherà in uno spirito di condivisione di addivenire alla realizzazione di quell’obiettivo, di quel sogno: potersi chiamare dottore commercialista o esperto contabile ed entrare a pieno diritto, con orgoglio e con passione, nella Categoria.

Questo è il valore aggiunto che mi auguro che questi giovani neo-laureati, trentanove o più che saranno, sapranno cercare e trovare nel corso di preparazione all’esame di stato: incontrarsi come persone, favorendo lo sviluppo di reti di conoscenza e di saperi, nella consapevolezza che il viaggio verso la professione forse sarà meno arduo.

La campanella è suonata: buon lavoro e in bocca al lupo!



a cura di Isabella Boselli – Responsabile Corso preparazione all’Esame di Stato di Dottore Commercialista o di Esperto Contabile FDCEC di Bologna

Punto elenco Locandina del Corso

PROGRAMMI FORMATIVI.
- I 20 Incontri di aggiornamento professionale 2016/2017

Punto elenco Programma degli incontri

- Corso di specializzazione: l'imposta sul valore aggiunto.
A cura del dott. Raffaele Rizzardi.

Punto elenco Programma del seminario

- A breve sarà disponibile sul nostro sito anche il programma completo degli Incontri gratuiti, seguiteci on-line per un costante aggiornamento!

APERICENA 21 SETTEMBRE 2016 DALLE ORE 19.30 - FONDAZIONE DCEC DI BOLOGNA

21 settembre 2016 dalle ore 19.30

“non solo momenti formativi…ma anche aggregativi”


in occasione della ricorrenza del nostro Patrono San Matteo, la Fondazione DCEC di Bologna INVITA tutti gli Iscritti all'APERICENA che si terrà presso Villa Benni in Via Saragozza 210 - Bologna

…Il momento conviviale sarà propizio per celebrare i Colleghi Sportivi per ciascuna disciplina (stagione 2015-2016)…

Considerata la gratuità dell’evento si prega di prenotarsi presso la Segreteria della Fondazione DCEC di Bologna al n. 051/220392 che, oltre a fornire gli opportuni dettagli, invierà successivamente mail di conferma da esibire all’ingresso della Villa.
Per questioni organizzative, chi avesse prenotato e non potesse intervenire, è pregato di comunicarlo tempestivamente alla segreteria della Fondazione.
Vi informiamo, inoltre, che ci sarà possibilitò di parcheggio all'interno della Villa.

Con l’occasione porgiamo a tutti Voi i nostri più cordiali saluti.

Punto elenco Locandina dell'evento

A TUTTO SPORT

- TORNEO DI TENNIS 2016 DCEC Bologna

Il 20 luglio u.s. si è concluso il Torneo di Tennis 2016 dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bologna tenutosi al circolo Country Club di Castenaso.

L'edizione 2016 è stata avvincente e ha visto i "nostri colleghi" affrontarsi in partite tirate e dense di scambi tecnicamente molto apprezzabili da parte di osservatori competenti e meno competenti.
Tutte le partite si sono svolte in un clima di piena cordialità e lealtà.
Il tema comune è stato il divertimento e la possibilità di distrarsi anche solo per un'ora dalle nostre fatiche professionali, obiettivo centrato pienamente.
Nelle due settimane di durata del torneo tutti gli atleti sono stati precisi e rispettosi dei tempi e degli orari, e in queste occasioni la nostra capacità di organizzazione è venuta fuori senza chiedere proroghe o rinvii dell'ultimo minuto.
Chi gioca a tennis sa bene quanto sia importante il rispetto reciproco, partendo dal presupposto costituzionale che si è sullo stesso piano e tutte le parti in campo sono necessarie e imprescindibili….

Come nelle passate occasioni, dopo le partite del mini-torneo iniziale, i giocatori sono stati divisi in due gironi, A e B, e si sono confrontati al meglio dei due set, con il terzo set al tie-break.
Diverse sono state le partite che si sono concluse al terzo set, segno che gli abbinamenti dei giocatori sono stati "azzeccati" alimentando la passione agonistica a tutto beneficio dello spettacolo.
Considerato il buon livello di gioco si è ritenuto di premiare i primi 4 giocatori di ciascun girone e per ciascuno degli stessi vi sono state la finale e la finalina.

Il girone A è stato vinto dal collega Domenico Litido che ha avuto la meglio sulla rivelazione del torneo Daniele Monti.
Litido era il fuoriclasse di questa edizione e ognuno dei giocatori che ha incontrato nel suo cammino ha constatato quanto questa disciplina necessiti di tanti anni di pratica e costante apprendimento sul campo, oltre ad una certa predisposizione personale. Litido sintetizza tutti questi elementi, chapo'.
Daniele Monti ha confermato la regola che ottime gambe e testa lucida sono già un bel vantaggio in campo, oltre a colpi precisi e una tattica di gioco non facile da leggere per l'avversario.
Terzo posto per il collega Azzolini, quarto posto per il sottoscritto.

Il girone B è stato vinto dal collega Luciano Paradisi che ha disputato la finale contro il collega Alessandro Vernice.
Anche questa è' stata una bella finale, anzi per alcuni versi, quella più avvincente, dove il perfetto stato di forma, l'esperienza e la sapienza tattica di Luciano Paradisi hanno disorientato l'avversario che ha il merito di aver giocato bene per tutto il torneo mancando di convinzione solo nella sua partita conclusiva.
Terzo posto per il collega Giuseppe Ciampone e quarto il collega Giacomo Manaresi.
Diversi sono stati i momenti da ricordare, sia in termini di gesti tecnici in campo ma anche di piacevoli conversazioni tra colleghi fuori del campo, un modo per conoscersi, confrontarsi, ascoltare ed essere ascoltati.

Tutti i partecipanti hanno lasciato un proprio segno, tutti vincenti.

Le finali sono state giocate tutte lo stesso giorno e a seguire vi è stato un gioviale incontro con cena, premiazioni dei vincitori e torta finale per festeggiare tutti i giocatori.
La bella serata ha visto la partecipazione di diversi esponenti della Fondazione dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bologna, in primis la Presidente Vincenza Bellettini che ha fattivamente partecipato alla consegna delle coppe ai vincitori, trovando compiacimento per l'attenzione rivolta all'unica giocatrice di questa edizione, la collega Mojca…., premiata con una coppa a lei dedicata per aver espresso in campo un buon tennis ed uno stile elegante allo stesso tempo.
Il tutto si è svolto nella bella cornice del Circolo Country Club di Castenaso, e un pensiero speciale va al maestro, nonché uno dei titolari del circolo, Franco Levorato, che ha letteralmente consegnato le chiavi, in termini di disponibilità di campi e tecnica, dell'intera struttura sportiva alle necessità del nostro torneo facendo sentire tutti i partecipanti a loro agio.

La Fondazione ha sostenuto la realizzazione del torneo e alla stessa va rivolto un sincero ringraziamento per la disponibilità riservata in questo come in tanti eventi, sostegno che sicuramente non farà mancare per le prossime edizioni che si preannunciano avvincenti e divertenti come l'ultima.

A cura del dott. Marco Faleo


- E dato che i Colleghi Sportivi non si fermano mai…..vi pubblicizziamo il prossimo appuntamento sportivo che si terrà nelle giornate del 29-30 settembre e 1 ottobre 2016: il V TORNEO NAZIONALE DI GOLF dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

Punto elenco Locandina e programma delle attività

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