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Fondazione dei Dottori Commercialisti
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Newsletter 1/16 - Aprile 2016

Notizie
LA NOSTRA NUOVA SEDE

Dallo scorso mese di gennaio gli uffici della Fondazione si sono trasferiti.

Per la verità, siamo solo scesi di un piano rispetto a dove eravamo prima (Palazzo Zambeccari di Piazza Calderini n. 2), avendo così mantenuto quella posizione geografica “strategica” per la quale il precedente Consiglio del nostro Ordine si era battuto quando, anni fa, si dovette ricercare una collocazione diversa rispetto agli storici ambienti di via Farini n. 14.
Non è stata una scelta facile, né decisamente da noi voluta, ma – si sa – quando non è possibile fare altrimenti, si deve fare di necessità virtù.

Tutto ebbe inizio dopo l’Assemblea dell’Ordine DCEC di approvazione del bilancio previ-sionale dell’anno 2015, con una raccomandata datata 28 novembre 2014, mediante la qua-le la Presidenza dell’Ordine DCEC comunicava la propria volontà di non dare ulteriore seguito al contratto di comodato in corso, datato 13 marzo 2013. Subito dopo, anche a seguito delle rimostranze espresse dalla Fondazione, il medesimo Consiglio, con propria Circolare n. 14 del 6 dicembre 2014, comunicava a tutti gli iscritti la impellente necessità di dover procedere alla “rinegoziazione degli spazi interni”, precisando che i contratti di comodato annuali, convenuti con la Fondazione e con AIDEA e le cui scadenze si sarebbero perfezionate il 13 marzo 2015, erano stati disdettati al solo scopo di negoziare nuove soluzioni, tali da permettere a tutti, in primis al Consiglio di Disciplina, di poter fruire di locali adeguati alle proprie esigenze.

Da parte della Fondazione ci furono i conseguenti abboccamenti, volti a chiarire la portata della volontà espressa da parte della Presidenza dell’Ordine di non volere rinnovare il contratto di “comodato d’uso” che storicamente ci aveva permesso di fruire di uno spazio apposito presso la sede dell’Ordine medesimo. E’ stato così da sempre e non certo per un caso: l’atto costitutivo della nostra Fondazione parla chiaro e nelle sue premesse lega indissolubilmente i destini dell’una a quelli dall’altro, pur nel rispetto delle rispettive prerogative ed autonomie istituzionali. Ma tant’è! A nulla servirono le garbate rimostranze fatte pervenire a chi aveva deciso ciò e le reiterate richieste da parte degli organi direttivi della Fondazione di incontrare la Presidenza dell’Ordine per risolvere, in modo amichevole e nel rispetto ciascuno dei propri ruoli, non sortirono alcun effetto.
Poi, in giugno, un fulmine a ciel sereno: la diffida formale da parte del legale dell’Ordine che, richiamando la responsabilità del Presidente della Fondazione, invitava questa a rilasciare immediatamente i locali da essa occupati, paventando il ricorso a più onerose azioni legali.
Arrivati a questo punto la Fondazione si vide costretta a rivolgersi anch’essa al proprio legale. Iniziò così un fitto carteggio fra avvocati, anche orientato a trovare, per quanto possibile, soluzioni di spazi alternativi nella disponibilità dell’Ordine, per salvaguardare il legame naturale di coabitazione fra le due istituzioni – Ordine e Fondazione -.
Inopinatamente, in data 20 ottobre 2015 l’Ordine inviava alla Fondazione un formale “Atto di diffida e messa in mora”, redatto su tanto di carta bollata e notificata a mezzo Ufficiale Giudiziario, con riserva di ogni ulteriore azione risarcitoria.

A tale secca presa di posizione dell’Ordine fu data pronta risposta.
Nel frattempo, grazie alle ricerche svolte, si concretizzava la possibilità di disporre di una nuova collocazione, che, sufficiente alle proprie esigenze e gradevole nell’aspetto estetico, consentiva alla Fondazione di rimanere nell’orbita geografica della “Casa Madre”, senza modificare in maniera sostanziale le abitudini di contiguità radicate nel tempo. A ridosso delle festività Natalizie, quindi, con la proprietà che gestisce lo stesso Palazzo Zambeccari stipulavamo il contratto di locazione che ci avrebbe consentito di chiudere l’annosa questione con la Presidenza dell’Ordine. In pochi giorni organizzammo il trasloco, i locali furono liberati il 23 dicembre scorso e, finalmente, il 7 gennaio 2016, i rispettivi Presidenti della Fondazione e dell’Ordine sottoscrivevano l’intervenuta soluzione della controversia, mediante la riconsegna delle chiavi e la dichiarazione di non avere più nulla a pretendere reciprocamente.

L’inaugurazione ufficiale della nostra nuova sede avrà luogo prossimamente e vorrà essere questa l’occasione per incontrarci in amicizia numerosi e per proporre ai Colleghi il nuovo look della Fondazione, in un clima che auspichiamo sia di maggiore serenità per tutti.

CAMBIO AL VERTICE NELLA FONDAZIONE

Il Consiglio Direttivo della Fondazione dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bologna nella seduta del 27 gennaio 2016, tenutasi presso la prestigiosa Sede del Consiglio della CARISBO di Bologna, ha nominato la dott.ssa Vincenza Bellettini nuovo Presidente della Fondazione, a seguito delle dimissioni volontarie del dott. Francesco Cortesi.
Nella medesima sede, il Consiglio Direttivo ha nominato quali vice-presidenti della Fondazione il Dott. Francesco Cortesi e la Dott.ssa Alessandra Paganelli. Entrambi condivideranno il loro impegno istituzionale assieme al Prof. Stefano Cenni, Presidente della Scuola di Economia Management e Statistica dell’ Università degli Studi di Bologna.
Prima donna alla Presidenza della Fondazione, Vincenza Bellettini è il terzo Presidente nella storia di questo Ente e fa parte del Consiglio Direttivo dal 3 maggio 1995. Ha ricoperto la carica di Consigliere-Segretario fino al febbraio del 2013 e, subito dopo, quella di Vice-Presidente.
E’ stata anche la prima donna ad essere eletta, nel 1994, nel Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Bologna e di tale Consiglio ha fatto parte in tutte le successive tornate elettorali fino al 31 dicembre 2012, ricoprendo, in ultimo, la carica di Consigliere- Segretario con delega alla Formazione professionale continua.
Francesco Cortesi, Consigliere di lungo corso anche lui è stato Vice-Presidente della Fondazione sin dalla data della sua costituzione (3 maggio 1995) e dal febbraio 2013 ha ricoperto la carica di Presidente. Nel suo discorso di commiato ha ringraziato con forte commozione i Consiglieri e tutti i collaboratori della Fondazione per la stima, la fiducia e la proficua e propositiva collaborazione sempre manifestategli durante il suo mandato ed ha sottolineato che l’avvicendamento ai vertici rappresenta un importante segnale di continuità e di stimolo nella vita della Fondazione, che radica la propria missione nell’interesse ed a favore dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Un augurio è stato quindi rivolto alla neo-Presidente, per una buona, coraggiosa e sempre appassionata prosecuzione dei lavori.

DAL NOVO CODICE DEONTOLOGICO ALCUNI SPUNTI PER LA GESTIONE DEI RAPPORTI CON COLLEGHI E TIROCINANTI.
Il riconoscimento del ruolo e dell’apporto dei giovani e l’importanza di avere (avuto) un Maestro.
(a cura di Vincenza Bellettini)

La lettura del Codice Deontologico della professione, nella nuova formulazione in vigore dal primo marzo scorso, stimola alcune riflessioni in ordine ai rapporti con i colleghi e con i tirocinanti.
Già le norme indicate nel Titolo primo (disposizioni generali), se lette con attenzione, hanno il merito di riconoscere all’attività professionale quella dignità e considerazione sociale che in alcuni momenti è sembrata perduta. Il richiamo esplicito all’affidamento della collettività, alla correttezza del comportamento ed all’efficacia della prestazione professionale, inducono il lettore a riconsiderare l’attività e la figura del Dottore Commercialista come meritevole di opportuno ed adeguato riconoscimento sociale.
Il riferimento poi a qualità come l’onestà, la correttezza, l’assenza di pregiudizi e la capacità di non far ricorso a discriminazioni di alcune genere (di religione, di razza, etnia, nazionalità, ideologia politica, sesso o classe sociale) attribuisce al codice stesso un respiro ampio e socialmente rilevante.
Particolare attenzione, a mio avviso, va posta al Titolo secondo, dedicato ai rapporti professionali. E tra questi, in primo luogo, i rapporti tra collegi. La lettura dell’art. 15, dove appare l’elencazione delle qualità che dovrebbero, anzi devono contraddistinguere i rapporti tra colleghi, mi ha ricordato gli insegnamenti ricevuti dal mio Maestro quando ancora, forse, la professione aveva un altro sapore ed un'altra considerazione nella società. Le caratteristiche ivi richiamate quali la correttezza, intesa come comportamento secondo le buone regole della morale e dell’educazione anche civica, la lealtà, la considerazione, la cortesia, la cordialità e l’assistenza reciproca, mi hanno fatto pensare a quando, da giovane praticante, mi veniva insegnato l’orgoglio della professione. Dai Maestri si impara molto: lo stile, un modo particolare di gestire il rapporto con il cliente, un modo di comportarsi nei rapporti con gli altri in generale e con i colleghi in particolare, l’uso della seconda persona singolare negli scambi verbali a significare che siamo tutti uguali e tutti degni del medesimo rispetto; e ciò senza dimenticare il riguardo da riservare al collega più anziano che può rappresentare un esempio e una guida.
Opportunamente poi, il Titolo quinto, tratta dei rapporti con i tirocinanti, sottolineando in primo luogo il dovere di accoglienza immediatamente seguito da quello di istruzione nei diversi ambiti di attività dello studio professionale.
Infine va sottolineato il riconoscimento del ruolo concreto che un giovane tirocinante inserito nell’ambito dell’organizzazione dello studio può concretamente rivestire, apprendendo gli insegnamenti e contribuendo con il suo operato allo svolgimento delle diverse attività. A fronte di questo apporto, viene opportunamente previsto, fin da subito, anche un riconoscimento economico in forma di rimborso forfettario delle spese per poi tradursi, al momento opportuno, in borsa di studio (perché sempre di studio si tratta…) allo scopo di incentivare l’attività e compensare l’impegno del giovane praticante nei compiti che gli vengono assegnati e nell’attività svolta.
L’utilizzo e l’applicazione pratica dei principi espressi nel Codice Deontologico, che non devono restare lettera morta, rappresentano un valido strumento per la crescita in dignità ed etica della nostra categoria.

INCONTRI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE 2015 - 2016
12 Aprile 2016
DOCUMENTI RISERVATI:
come conservarli, trasmetterli, condividerli. Uno strumento indispensabile per il professionista.

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29 Aprile 2016
REVISIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE

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CORSO DI PREPARAZIONE ALL'ESAME DI STATO PER DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI
Prima edizione 2016: 23 febbraio - 28 maggio 2016

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DAL GRUPPO SPORTIVO SCI DELLA FONDAZIONE

Anche quest’anno due manifestazioni sciistiche all’insegna del sole e della neve!
Quella che pareva essere, agli inizi della stagione, un inverno con temperature più vicine all’autunno e senza neve, si è manifestato, dal mese di febbraio, nel suo classico aspetto.
Le condizioni meteo e di innevamento hanno quindi permesso un perfetto svolgimento sia del Trofeo Nazionale di Sci dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili “Giornate sulla neve 2016” svoltosi a Sesto Pusteria dal 18 al 21 febbraio, che del 16° Trofeo di Sci della Fondazione dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili di Bologna - Weekend formativo sulla neve svoltosi ad Andalo dal 18 al 20 marzo.
La manifestazione nazionale di febbraio a Sesto Pusteria ha visto la partecipazione di una rappresentativa di una ventina tra colleghi bolognesi e loro famigliari. E , come ormai tradizione, Bologna è risultata tra le provincie con maggiore partecipazione.
Buoni risultanti sono stati ottenuti nelle varie categorie sia maschili che femminili. La categoria dei Master A3 che contava 24 partecipanti, ha visto la presenza in classifica di 7 colleghi di Bologna, di cui tre nelle prime quattro posizioni (Alessandro Gobbatti, Fabio Stupazzini e Matteo Sanna). Nella categoria Master B1 il collega Massimo Mezzetti ha ottenuto un ottimo secondo posto, portando punti fondamentali, per la classifica generale per ordini, col piazzamento sul podio ottenuto anche nella gara di fondo.
Tra le colleghe, pur orfani della fuoriclasse Doranna Melegari, ci si è difesi comunque con i buoni piazzamenti di Antonella Monti e Susanna Semeraro.
Bologna non è riuscita a spuntarla su Busto Arsizio, che si è aggiudicata la classifica generale per ordini, davanti proprio a Bologna.
L’appuntamento per il nazionale è per il 2017 a Cortina d’Ampezzo, località nella quale Bologna ha sempre vinto la classifica per Ordini, in occasione delle ultime edizioni.
Dal 18 al 20 marzo si è svolto l’annuale trofeo di sci degli iscritti di Bologna.
Dopo il successo delle manifestazioni degli ultimi due anni, si è pensato di organizzare nuovamente l’annuale edizione del Trofeo di Sci della Fondazione de Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna, quest’anno alla 16° edizione, nella località alpina di Andalo.
Come per gli scorsi anni, la nostra manifestazione è stata svolta in collaborazione con quella degli Avvocati nell’ambito del "Weekend formativo sulla neve", della Fondazione Forense Bolognese.
Anche in questo caso tre giornate di sole pieno e neve perfetta.
I colleghi partecipanti all’evento, oltre una decina, hanno permesso di concorrere per l’aggiudicazione del 3° TROFEO CHALLENGE, tra Commercialisti e Avvocati.
Per il terzo anno i Commercialisti hanno vinto il Trofeo Challenge contro gli avvocati, che quindi verrà rimesso in palio l’anno prossimo.
Ora come sempre gli sci andranno per qualche mese in cantina, ma le iniziative sportive promosse dalla Fondazione, si susseguiranno tra Podismo, Ciclismo, Golf e Calcio

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